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Esecuzione di Analisi GAP

SUPPORTO TECNICO PER I PROGETTI AZIENDALI

Dopo aver definito le esigenze aziendali, è necessario identificare lo stato corrente (ad es. Processi aziendali correnti, funzioni aziendali, caratteristiche di un sistema attuale e servizi / prodotti offerti ed eventi a cui il sistema deve rispondere) per capire come le persone, i processi e la tecnologia, struttura e l’architettura supporta l’azienda ricercando input da parte del personale IT e di altre parti interessate, inclusi i titolari di aziende.

Viene quindi eseguita un’analisi del gap per valutare, se esiste un gap che impedisce di raggiungere i bisogni aziendali confrontando lo stato attuale identificato con i risultati desiderati.

Se non c’è un vuoto (ad esempio, lo stato attuale è adeguato a soddisfare le esigenze aziendali e i risultati desiderati), probabilmente non sarà necessario avviare il progetto IT. Altrimenti, dovrebbero essere identificati i problemi / le questioni da affrontare per colmare il divario.

Tecniche come SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) analisi e analisi del documento possono essere utilizzati.

Esigenze

Definizione delle esigenze attuali

Identificare lo stato corrente

es. Processi aziendali correnti, funzioni aziendali, caratteristiche di un sistema attuale e servizi / prodotti offerti ed eventi a cui il sistema deve rispondere. Per capire come le persone, i processi e la tecnologia, struttura e l’architettura supporta l’azienda ricercando input da parte del personale IT e di altre parti interessate, inclusi i titolari di aziende.

Analisi del GAP

Se esiste un gap che impedisce di raggiungere i bisogni aziendali confrontando lo stato attuale identificato con i risultati desiderati

Se non c’è un vuoto

Se non c’è un vuoto (ad esempio, lo stato attuale è adeguato a soddisfare le esigenze aziendali e i risultati desiderati), probabilmente non sarà necessario avviare il progetto IT.

Se c’è un vuoto

Altrimenti, dovrebbero essere identificati i problemi / le questioni da affrontare per colmare il divario.

Tecniche utilizzate

Tecniche come SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) analisi e analisi del documento possono essere utilizzati.

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Introduzione ai Nuovi Servizi di Consulenza Aziendale

L’evoluzione costante del panorama aziendale richiede un approccio dinamico e innovativo alla consulenza aziendale. In risposta a questa esigenza in continua crescita, la Consulting Finanziaria CF è entusiasta di presentare una serie di nuovi servizi progettati appositamente per affrontare le sfide e le opportunità peculiari delle aziende.

Esplorando i Servizi di Consulenza

Analisi delle Esigenze e delle Opportunità

Identificare le sfide e le opportunità è fondamentale per la riuscita dei progetti aziendali. I nostri esperti lavorano a stretto contatto con i clienti per definire strategie efficaci e superare con successo gli ostacoli.

Pianificazione e Gestione dei Progetti

Da piani dettagliati a gestione delle risorse e delle attività, supportiamo la realizzazione degli obiettivi del progetto attraverso una pianificazione accurata e una gestione attenta delle risorse.

Assistenza nella Ricerca di Finanziamenti

Identifichiamo fonti di finanziamento adeguate e supportiamo nella preparazione di proposte solide per ottenere fondi indispensabili per i progetti aziendali.

Analisi di Impatto Ambientale e Sociale

L’attenzione all’impatto ambientale e sociale è cruciale. Valutiamo gli impatti dei progetti, sviluppiamo strategie per la sostenibilità e promuoviamo la responsabilità sociale.

Gestione del Cambiamento

Aiutiamo le organizzazioni a gestire le transizioni e a superare le sfide derivanti dal cambiamento all’interno dei loro progetti, garantendo un passaggio fluido e efficace.

Conclusioni

I servizi offerti dalla Consulting Finanziaria CF sono progettati su misura per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti. Con competenze approfondite e conoscenze specializzate nel settore, ci impegniamo a supportare le aziende nel raggiungimento dei loro obiettivi, offrendo soluzioni innovative e una consulenza personalizzata.

Siamo entusiasti di collaborare con voi e di guidarvi attraverso il cammino verso il successo aziendale. Contattateci per scoprire come i nostri servizi possono fare la differenza per la vostra impresa.

Industria 5.0: la nuova era

Stiamo vivendo un momento di TRANSIZIONE. A seguito della crisi sociosanitaria che ha messo a dura prova le aziende di tutto il mondo, ma anche dell’urgenza di affrontare il problema dei cambiamenti climatici e ambientali, stiamo entrando in una nuova era, quella dell’Industria 5.0.

A segnalarlo è la Commissione Europea con il Policy Brief “Industry 5.0 – Towards a sustainable, human centric and resilient European industry” (2021). Il titolo dice già tutto: la nuova era sarà caratterizzata da istanze di sostenibilità, umanocentrismo e resilienza.

Il termine ha già suscitato alcune controversie da parte di chi non vede in questi valori una discontinuità rispetto a Industria 4.0. Ad esempio, Marco Taisch, professore di Sustainable Manufacturing e Operations Management del Politecnico di Milano, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Transizione 4.0 del Polimi, Scientific chairman della World Manufacturing Foundation, nonché uno dei membri dell’Advisory Board che contribuì alla nascita del Piano Industria 4.0 ha dichiarato che “Il termine Industria 4.0 nacque perché parlavamo di una nuova rivoluzione industriale. Le rivoluzioni industriali nascono nel momento in cui una serie di tecnologie arrivano a maturità e vengono adottate nel mondo dell’industria. Dire oggi che il semplice fatto – dico semplice anche se è importante – di considerare l’uomo al centro di un nuovo paradigma faccia nascere una nuova Rivoluzione Industriale lo ritengo un errore” (Canna & Crisantemi, gennaio 2023). Altro elemento a sfavore dell’adozione di questo termine, che rischia di creare confusione, soprattutto tra le imprese italiane che sono ancora ben lontane dal completare la loro transizione 4.0, è la sostanziale continuità tra le tecnologie individuate per lo sviluppo della Quinta Rivoluzione e quelle già proposte da Industria 4.0.

Una rivoluzione culturale

Leonardo Leani, Division Manager Robotics & Discrete Automation di ABB, definisce Industria 5.0 “più una rivoluzione culturale che industriale.” (Canna & Crisantemi, febbraio 2023).

Infatti, gli autori stessi del briefing specificano che “Industria 5.0 non dovrebbe essere intesa come una continuazione cronologica o un’alternativa al paradigma esistente di Industria 4.0. È il risultato di un esercizio lungimirante, un modo di inquadrare come l’industria europea e le tendenze e i bisogni emergenti della società coesisteranno. Come tale, Industria 5.0 integra ed estende le caratteristiche distintive di Industria 4.0.” (Canna & Crisantemi, febbraio 2023).

In questo senso, Industria 5.0 si presenta come la naturale continuazione dell’impegno alla digitalizzazione imposta da Industria 4.0, sottolineando la centralità del lavoratore, delle sue esigenze e del rispetto dei suoi diritti fondamentali, in questo processo. “[Il] passo successivo […] consiste nello sfruttare la collaborazione tra macchinari sempre più potenti e precisi e il potenziale creativo unico dell’essere umano” (Sassone, 2021). A ciò si affiancano la necessità di processi industriali sempre più sostenibili e adatti a rispondere a periodi di crisi e di fermo, come quello appena vissuto.

L’indirizzo europeo

La Commissione Europea, dunque, si è prefissata un obiettivo di sostenibilità delle azioni imprenditoriali, che comprenda tre dimensioni: sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica.

Questo obiettivo si sposa, in primis, con il Green Deal per un Europa carbon-free entro il 2050, ma, mentre gli obiettivi di sostenibilità ambientale sono più semplici da immaginare – anche se non necessariamente da mettere in pratica – nuova linfa vitale viene data agli obiettivi sociali, ponendo una maggior attenzione sui bisogni del lavoratore e il suo ruolo all’interno del processo produttivo e dando indicazioni più dettagliate sul tema della diversity e inclusion.

Se le tecnologie individuate per la transizione 5.0 non determinano una vera e propria rivoluzione com’era stato, ad esempio, tra Industria 3.0 e 4.0, l’attenzione data a questi temi indica la strada verso un nuovo modo di intendere la produzione, il mondo del lavoro, la vita del cittadino-lavoratore.

In questo senso, a guidare gli investimenti delle imprese saranno sempre più fondamentali i criteri ESG (acronimo di Environmental, Social, and corporate Governance). Questo metodo, basato non solo su dati economici, ma anche etici, ha lo scopo di guidare le decisioni strategiche di un’impresa al fine di generare valore per gli stakeholders (dipendenti, clienti, fornitori e soci) e affonda le sue radici culturali nelle rivoluzioni sociali degli anni ’60.

L’importanza dei criteri ESG

Dal punto di vista socioculturale, i valori della sostenibilità – sempre intesa nelle sue tre accezioni ambientale, sociale ed economica – stanno assumendo un ruolo sempre più centrale in qualunque discussione economica, politica e sociale.

La pressione economica derivata dalla pandemia da Covid-19, contrariamente a quanto previsto, ha “accelerato la transizione [delle aziende] verso un capitalismo più inclusivo e propositivo nonostante l’impatto della pandemia globale” (Santeusanio, 2022) e la richiesta alle aziende di adattarsi a questa tendenza è sempre più pressante.

Da una parte, infatti, c’è una crescente consapevolezza ed assunzione di responsabilità degli investitori, soprattutto quelli di nuova generazione, che considera i fattori ESG come importanti, se non fondamentali; dall’altra c’è la pressione generata dall’interesse nel tema del pubblico e, di conseguenza, della politica e dei governi. Anche la capacità di un’azienda di attrarre e trattenere talenti, specialmente quelli di nuova generazione, è fortemente legata alla sua capacità di aderire ad un ideale di sostenibilità.

Questi principi contribuiscono nettamente all’immagine di un’azienda, dandogli una reputazione di affidabilità e di azienda dai solidi valori, attraendo investitori responsabili. A questi ideali si aggiunge anche la consapevolezza che il mercato stia andando nella direzione di un’obbligatorietà dei criteri ESG, i quali, sia per quanto riguarda i metodi di finanza e investimento tradizionali, che quelli alternativi (come bandi, finanziamenti a fondo perduto, ecc..) stanno già assumendo un valore concreto, ad esempio determinando il punteggio di un’azienda nella sua valutazione come finanziabile o meno.

Il nostro ruolo

Non vi è dubbio che quelli di Industria 5.0 siano obiettivi importanti e che, come evidenziato dal documento ufficiale dell’UE “Le industrie [debbano] adattarsi, evolversi e abbracciare la transizione verde e digitale per continuare ad essere competitivi e rimanere motori di prosperità” (Industry 5.0: Towards more sustainable, resilient and human-centric industry, 2021). Sostenibilità, umanocentrismo e resilienza sono tre esigenze effettive delle aziende e abbracciano un effettivo bisogno del mondo industriale. È anche vero però che il processo di digitalizzazione imposto da Industria 4.0 non è ancora stato abbracciato da tutte le realtà italiane, soprattutto dalla PMI, motore economico del Paese, e che non è ancora chiaro a tutti gli imprenditori quale sia il vantaggio economico di una policy aziendale più favorevole al lavoratore e che ne abbracci tutti i bisogni e i diritti.

È quindi necessaria una spinta verso questi cambiamenti.

Per fortuna la spinta c’è e si presenta in diverse opportunità.

Consulting Finanziaria CF è impegnata e attiva per i suoi clienti sia nel campo della sostenibilità ambientale che in quello della ricerca di finanza alternativa a sostegno di progetti che possano trainare le aziende nella nuova era di Industria 5.0 e contribuire al loro rating ESG.

Oltre alla ricerca di bandi e agevolazioni fiscali, contributi e finanziamenti diretti, il recupero di liquidità per le aziende con i crediti d’Imposta per ricerca & sviluppo, per beni strumentali e per formazione 4.0, e il suo servizio dedicato alla formazione finanziata, Consulting Finanziaria CF è anche impegnata nell’efficientamento energetico e nel fotovoltaico con un reparto dedicato del nostro partner, così da fornire consulenza e project management di impianti sostenibili e sensibilmente vantaggiosi rispetto all’utilizzo industriale di risorse fossili inquinanti.

Consulting Finanziaria CF è ECA: Evoluzione della Consulenza Aziendale, un sostegno all’imprenditore che non vuole perdere le opportunità offerte dalla nuova TRANSIZIONE di Industria 5.0.

Finanza Agevolata

Tipicamente non esiste una definizione univoca di Finanza agevolata. Tuttavia, con questo termine ci si riferisce a tutti quegli strumenti che il legislatore – regionale, nazionale o comunitario – mette a disposizione nei confronti delle imprese, al fine di incentivare lo sviluppo economico e rafforzare il tessuto imprenditoriale.

La Finanza Agevolata

La Finanza agevolata è uno dei principali stimoli dell’ecosistema economico nazionale, ragion per cui rappresenta il tema centrale della politica industriale di un determinato Paese. Attraverso questo strumento uno stato può caratterizzare la propria programmazione economica, prevedendo aiuti alle imprese, sgravi fiscali o incentivi volti ad accrescere la competitività.

Cos’è la Finanza Agevolata

Negli ultimi anni per accrescere la competitività del sistema Paese, per favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e per sostenere gli investimenti aziendali in certi comparti economici, si è assistito alla proliferazione di vari strumenti e progetti di Finanza agevolata.

Le fonti di Finanza agevolata derivano da un quadro normativo piuttosto articolato che occorre conoscere ad hoc.

In buona sostanza, la Finanza agevolata ha l’obiettivo di affiancare l’impresa durante tutte le fasi necessarie per ottenere e beneficiare delle agevolazioni, siano esse comunitarie, nazionali o regionali.

A livello comunitario Bruxelles ha previsto ed approntato tutta una serie di strumenti di Finanza agevolata (programmi, quadri strutturali, ecc.), i quali sono direttamente utilizzabili dalle imprese operanti in uno degli Stati membri o sono recepiti con la normativa nazionale e/o regionale.

A livello nazionale, il Governo Italiano promulga leggi, decreti e regolamenti volti a favorire e ad agevolare il sostegno economico-finanziario delle imprese italiane costituende, oltre a quelle già operanti in diversi comparti.

Le varie Regioni italiane attuano politiche di intervento e di agevolazione finanziaria a favore delle piccole e medie imprese, attraverso la pubblicazione di numerose leggi regionali di aiuto.

A livello locale, le Camere di Commercio della Provincia dove è iscritta l’impresa nel Registro delle Imprese approntano una serie di strumenti e di Bandi pubblici a cui possono accedere le imprese aventi una vocazione territoriale. Si tratta di bandi volti a sostenere le imprese operanti nei settori economici che sono considerati “chiave” per il tessuto economico provinciale e per il marketing territoriale.

Come si può ben comprendere dal framework delineato, la disciplina legislativa relativa ai progetti di Finanza agevolata a sostegno dell’imprenditoria italiana e comunitaria è assai complessa e sempre sotto la costante “lente” del Legislatore. In sintesi, si può definire come Finanza agevolata qualsiasi strumento che il legislatore mette a disposizione delle imprese in termini di ricerca di vantaggio competitivo, il quale incide positivamente sullo sviluppo aziendale, va a finanziare l’attività di investimento e/o a sgravare dal punto di vista fiscale l’attività economica.

Tipologie di Finanza Agevolata

Rimane utile dividere la Finanza agevolata per tipologie di interventi come sotto riportato:

  • contributi a fondo perduto;
  • finanziamenti agevolati;
  • assunzioni;
  • l’imprenditoria femminile;
  • l’imprenditoria giovanile;
  • incubatori e acceleratori per startup in Italia.

I 5 Concetti Chiave della Finanza Agevolata

Ora che sai cos’è la finanza agevolata, passiamo ad analizzare alcuni concetti e definizioni fondamentali che devi conoscere, e che torneranno utili quando vorrai partecipare ad un bando o ad un’agevolazione pubblica.

1. Tipologia di Contributo

Quando si parla di contributi e agevolazioni alle imprese, quasi sempre si pensa soltanto ai contributi a fondo perduto. In realtà la finanza agevolata mette a disposizione delle imprese strumenti molti diversi, adatti a bisogni differenti. Vediamoli insieme!

  1. contributi a fondo perduto
  2. finanziamenti agevolati
  3. garanzia del credito
  4. sgravi fiscali e contributivi
  5. strumenti di intervento nel capitale di rischio

2. Tipologia di Beneficiario

La maggior parte dei contributi pubblici comunitari, regionali e nazionali, è destinata alle Micro, Piccole e Medie imprese, le c.d. MPMI (di cui fanno parte anche i liberi professionisti), ma esistono numerose agevolazioni per startup innovative, aspiranti imprenditori, imprenditoria femminile e giovanile (sotto i 35 anni), che spesso beneficiano di fondi specifici.

Quando ti trovi alle prese con un avviso pubblico ricorda sempre di leggere bene quali sono i beneficiari dell’agevolazione che ti interessa, per comprendere bene se rientri, o meno, tra i soggetti che possono effettivamente accedere al bando.

Per sapere se puoi partecipare, dovrai anche verificare se hai i requisiti giusti per farlo. Ad esempio dovrai appartenere alla classe Ateco prevista dal bando, o dovrai essere in regola con una serie di normative, tra cui il De Minimis, o quelle relative alla sicurezza dei lavoratori.

Nella maggior parte dei casi, ad eccezione dei bandi per aspiranti imprenditori, la tua impresa dovrà essere attiva ed iscritta al Registro delle imprese.

3. Codice Ateco

La quasi totalità dei contributi pubblici prevede, quale requisito di accesso, quello di avere un codice Ateco ben specifico e indicato all’interno dell’Avviso pubblico.

Per Codice Ateco si intendono il Codice di Attività Economica, ovvero quel codice numerico di 6 cifre che classifica in maniera univoca la tua impresa. Se hai dubbi circa il tuo codice Ateco, puoi verificarlo sulla tua visura camerale o chiederlo al tuo commercialista.

Puoi trovare un elenco completo di tutti i codici Ateco sul sito dell’Istat.

4. Spese Ammissibili

Quando si parla di “spese ammissibili” si fa riferimento alle spese (ovvero ai costi ed agli investimenti) che possono essere agevolate da un bando o da un contributo pubblico.

Non tutte le spese possono, infatti, essere oggetto di agevolazione: alcuni bandi ti aiuteranno ad acquistare macchinari o strumentazione per la tua attività, altri ti consentiranno di spesare le consulenze, alcuni (pochi) le spese di marketing, ed altri ancora le ristrutturazioni edilizie.

Ricorda sempre che le spese ammissibili saranno sempre considerate al netto dell’IVA, e di verificare le percentuali di copertura delle spese che, non sempre, sono pari al 100%.

5. Regime De Minimis

Se hai letto un avviso pubblico ti sarai sicuramente imbattuto nella dicitura “Regime De Minimis“: con questa locuzione, si fa riferimento ad aiuti di piccola entità che possono essere erogati alle imprese, senza obbligo di notifica all’UE da parte dei Paesi membri.

Si presuppone infatti, proprio per la limitatezza degli importi, che la concessione di tali aiuti non incida sulla concorrenza tra imprese all’interno dell’Unione.

Perché è importante? Esistono diverse tipologie di Regolamenti a cui i bandi fanno riferimento, ognuno dei quali prevede delle soglie (o massimali) di aiuti concedibili alle imprese. Questo significa che se hai già ricevuto delle agevolazioni in passato, per poter ricevere una nuova agevolazione dovrai rientrare nei massimali previsti dal Regolamento a cui il bando si riferisce.

Se vuoi saperne di più, e capire come funziona il massimale previsto da questo regolamento (e quanti regolamenti ci sono), ti consiglio vivamente di leggere il nostro approfondimento sugli aiuti in De Minimis.

Bene, abbiamo visto insieme che cos’è la finanza agevolata e quali sono i concetti chiave da conoscere se ti stai approcciando per la prima volta a questo mondo… adesso non devi fare altro che trovare l’agevolazione giusta per la tua attività!

Concentrati solo sul tuo business, a trovare il bando giusto per te ci pensiamo noi!

ISO20022

  • A partire da marzo 2023, il modo in cui la comunità Swift scambia messaggi di pagamento sarà trasformato dallo standard ISO 20022. Ciò aprirà enormi opportunità per le istituzioni finanziarie, come l’aumento dell’efficienza operativa, il miglioramento dell’esperienza del cliente e l’abilitazione di nuovi servizi innovativi.

(https://www.iso20022.org/)

  • Nel marzo 2022, STONE X, organizzazione finanziaria istituzionale internazionale, ha tenuto un webinar per tutte le banche africane finalizzato alla transizione dal vecchio sistema (ISO15022) al nuovo sistema (ISO20022), che deve essere implementato obbligatoriamente entro dicembre 2022.

(https://african.business/2022/04/technology-information/how-african-bankscan-make-a-smooth-transition-to-iso-20022/)

GCR (Global Currency Reset)

  • 209 paesi sovrani che hanno firmato l’accordo di Parigi, hanno le proprie valute garantite da attività e saranno attivati nel tempo.
  • Dopo la “rivalutazione” tutte le valute sovrane, saranno garantite al 100% da asset, garantendo un valore stabile per tutte le nazioni.
  • Il “token”, assegnato, è una stringa univoca di numeri “digitali” che si riferisce a un’unità da 1 grammo. Ogni transazione (in contanti o banca) avrà una sua cronologia, dove è andata, quando è stata eseguita, a chi è stata eseguita, chi ha inviato e chi ha ricevuto tutto tracciato in tempo reale.
  • Con l’accordo di Parigi, le 209 nazioni, hanno accettato di liberare il loro debito, che le banche. Ciò si traduce in un impegno a smettere di emettere debito, ma ad operare nel rispetto delle nuove normative finanziarie internazionali.
  • Azzera il debito bancario e nazionale.
  • Tutte le nazioni dovranno adattarsi al nuovo sistema monetario internazionale.
  • Nessuna nazione sarà in grado di indebitarsi o chiedere a qualcuno di indebitarsi, ogni transazione dovrà essere fatta con i mezzi finanziari esistenti e non creare debito.
  • Il GCR (Global Currency Reset) è la rivalutazione delle valute in quanto si basano sull’oro e / o su attività valutabili a livello internazionale.
  • Tutte le nazioni non possono più indebitarsi, ma devono operare con le proprie forze, e qualsiasi operazione deve basarsi su beni reali, riconosciuti e valutati a livello internazionale.
  • Ciò significa che qualsiasi progetto può essere realizzato, ma lo Stato, di fatto, è obbligato a fare la sua parte, non creando debito o indebitandosi.
  • Più precisamente, lo stato fornisce una garanzia e il sistema finanziario automatizzato la integra con altri fondi, garantiti dall’oro.

(https://www.un.org/sustainabledevelopment/sg-finance-strategy/)

QFS (Quantum Financial System)

  • QFS opera in modo completamente indipendente dalle banche “centralizzate” esistenti e pone fine al “sistema bancario centrale”.
  • QFS opera su una tecnologia di contabilità distribuita. NON è una criptovaluta o una tecnologia Blockchain.
  • QFS garantisce che ogni transazione finanziaria in qualsiasi parte del mondo della finanza sia legale, intenzionale e trasparente, poiché tutte le transazioni finanziarie sono gestite attraverso il sistema CIPS e non più SWIFT. Grazie alla rete satellitare STARLINK, ogni transazione viene gestita via satellite e non più via IP.
  • QFS assegna un numero “digitale” tracciabile a ogni asset e per valuta, in ogni conto bancario in tutto il mondo.

(https://www.quantum.gov/)

QFS – GCR – ISO20022

  • 209 NAZIONI SOVRANE PARTECIPANTI – Le nazioni sovrane che hanno firmato l’Accordo di Parigi del 2016 hanno aderito e adottato il NUOVO Sistema Monetario Internazionale (“IMS”).
  • 209 VALUTE CONVERTITE IN VALUTA BASATA SULL’ORO – Tutti i conti bancari vengono convertiti in conti garantiti da attività.
  • LE BANCHE DI 209 PAESI SI STANNO ADEGUANDO – Tutte le valute legali diventano obsolete. Tutte le banche sono tenute ad adottare e adattarsi al nuovo IMS globale.
  • TUTTI I CONTI BANCARI VENGONO CONVERTITI IN QF E NUOVE VALUTE – Tutti i titolari di conti bancari convertono le valute legali in token Asset-Backed negoziabili su base 1: 1
  • TUTTI I CONTI BANCARI VENGONO CONVERTITI IN QF E NUOVE VALUTE – L’applicazione della formula e il valore comune di tutto l’oro e di altre attività significa che la valuta di un paese avrà lo stesso valore dei valori stabili della valuta di un altro paese dati a tutte le valute.
  • GLOBAL CURRENCY RESET (“GCR”) – GCR utilizzerà una formula quantitativa specifica per stabilire la quantità di valuta disponibile “in un paese” che è garantita da attività in QFS. La formula stabilisce un fair value delle attività di ciascun paese rispetto ad un altro.
  • IL PREZZO DELL’ORO DIVENTA IRRILEVANTE – La formula applicata a ciascun paese porta tutti i paesi alla pari con “l’uno con l’altro”. Inclusi nella “formula” sono le attività sotterranee, l’economia del paese, la sua popolazione (contabilizzata come risorsa) e altri parametri.

(https://www.un.org/sustainabledevelopment/sg-finance-strategy/)